sabato 19 luglio 2008

Morire tra....

Ho recentemente scoperto tramite una rivista la storia di una persona normale, ma molto profonda che non dovete assolutamente ignorare. Ve la sintetizzo cosi: Negli Stati Uniti, quando un insegnante lascia la sua professione per andare in pensione, è di regola che tenga un’ultima lezione di saluto. Randy Pausch è un professoredi informatica, 46 anni e tre figli, e poco tempo fa ha tenuto la sua “last lecture” nella sua università, la Canergie Mellon davanti ad un’aula gremita di studenti.

Niente di strano fino a qui, unico particolare che lo rende diverso dalle ultime lezioni degli altri insegnanti è che lui è un malato terminale di cancro. Ha racconato tutta la sua storia sul suo sito, la scoperta, la terapia, la sconfitta. I medici dicono che ha davanti a sé pochi mesi di vita ma lui è in gran forma e ha iniziato la sua lezione con una serie di flessioni, invitando i partecipanti a fare altrettanto.

Guarda il suo video, emozionante davvero..

Il suo intervento, “come realizzare i sogni della vostra infanzia” tradotto in italiano è una vera e propria lezione di vita. Ha raccontato i suoi sogni, sia quelli realizzati che quelli non realizzati ma poco importa questo perché, dice il professore, si impara di piu’ a non realizzarli: “l’esperienza è cio’ che ottieni quando non sei riuscito ad ottenere quello che volevi”.

Alcuni dei suoi sogni sono stati raggiunti con enorme difficoltà e molti ostacoli, ma questi ci offrono la possibilità di dimostrare quanto fortemente desideriamo qualcosa. Lui dice che “gli ostacoli non sono li per fermare noi ma gli altri, quelli che non hanno abbastanza voglia di superarli”.

Una grande lezione, commovente e bellissima. Grazie a Internet ha superato i confini dell’Università e si sta diffondendo in tutto il globo.

“Il miglior modo per insegnare qualcosa a qualcuno è far si che pensi di stare imparando tutt’altra cosa”.

Vi prego riflettere su questa storia, voi che fareste? Io credo che, se viviamo la vita come se sapessimo di morire il giorno dopo, la vivremmo pienamente e nel migliore dei modi. Nella vostra vita avete sistemato tutte le vostre cose in modo tale che sia tutto in ordine? Pensate un attimo, credo che vi focalizzereste sulle cose veramente importanti per voi e i vostri cari, tutto il futile via, nella spazzatura mentale.

Ho creato un argomento di discussione nel mio forum, ditemi la vostra opinione, vi aspetto.

mercoledì 14 maggio 2008

Essere se stessi

Bell'argomento vero? Vi sarà sicuramente capitato che qualcuno vi chieda un favore e voi gli avete risposto si, non ti preoccupare. Pero' quella cosa che dovete fare vi disturba un pochino magari non per la persona che ve lo ha chiesto ma perché semplicemente non avete tempo ma non avete il coraggio di dirle di no. Per cui quella persona sta aspettando il vostro favore e voi non riuscite ad esaudirlo e con piu' il tempo passa voi state male e l'altra persona potrebbe essere anche irritata, cosi entrambi non vi sentite bene. Per come la penso io in secondo luogo e in alcuni casi anche il vostro comportamento verso le persone care potrebbe non essere del tutto amorevole compromettendo cosi la vita familiare e non solo quella.
Essere se stessi vuol dire anche questo, essere consapevoli di non riuscire a fare quel favore e dire di no, naturalmente sempre con estrema gentilezza. Di sicuro poi starete bene entrambi..
Questa é stata una delle mie esperienze ma sto recuperando terreno ed è solo una piccola goccia nell'oceano di quello che possiamo dare a noi stessi.
Forza, scrivetemi la vostra opinione sul mio forum.
Vi aspetto.

giovedì 3 aprile 2008

La televisione è disinformazione

Vi suggerisco questo link (cliccate sul titolo) del blog di Beppe Grillo, sono perfettamente d’accordo con lui e questo è uno dei motivi per cui non ho la televisione.

Siamo in una specie di Matrix...

Un grande saluto.


sabato 29 marzo 2008

Essere genitori

Un bel titolo vero? Possiamo dire tantissime frasi, bei discorsi, tante belle cose carine. Non è facile. In rete ci sono tantissimi siti con opinioni diverse su questo argomento. Ma voglio raccontare la mia. Non devo insegnare niente a nessuno, ogni persona dentro se’ sa cosa deve fare, l’importante è farlo con amore. Vorrei solo condividere la mia esperienza con altre persone e se questa puo’ aiutare qualcuno in difficoltà ben venga, ne sarei felicissimo.

Sposato dall’89’, nel 1995 sono diventato papà di un bellissimo bambino, quel giorno fu uno dei piu’ belli della mia vita. Porcamiseria, il primo biberon che gli ho fatto ho sbagliato le dosi, lo ha vomitato tutto e papà e mamma erano nel panico, poi si è calmato tutto grazie ad una telefonata con il pediatra.

Erano le prime avvisaglie di nuovi stati d’ansia dovuti alla nostra cultura, a quello che abbiamo imparato dai nostri genitori, alle nostre paure. Paure che abbiamo riversato sul nostro bambino, naturalmente inconsciamente e con tutto l’amore possibile.

Man mano che cresceva i suoi bisogni cambiavano e le nostre ansie insieme a loro. Stai attento a non cadere, stai attento a non sporcarti i pantaloni, stai attento al gradino ecc., ecc… Non ci rendavamo conto che tutto questo lo portava ad assorbire queste paure.

Ma credo comunque che non siamo stati i soli genitori a fare cosi vero? Ora non mi comporterei piu’ cosi, i ragazzi hanno il diritto di sporcarsi i pantaloni, di cadere per terra, di dire la loro opinione e perché no, anche i genitori cosi possono imparare dai loro figli. Quante volte i ragazzi ci chiedono il perché di una cosa e abbiamo risposto perché è cosi? Se glielo spieghiamo allora lui puo’ capire ma se non lo facciamo è perché in fondo la nostra cultura ce lo ha trasmesso e forse non lo sappiamo anche noi. Anche io ho purtroppo ho risposto cosi..

Ma ora arriva il bello.
Nel 2003 papà e mamma si sono separati e qui comincia l’estrema sofferenza di mio figlio. All’inizio e fino a poco tempo fa è stata una guerra totale e vedevo in lui occhi molto tristi. Per un anno circa non facevamo altro che andare avanti con le ripicche per l’orgoglio di non soccombere l’uno nei confronti dell’altro.

Lui ci vedeva litigare e anche se si era rassegnato all’idea che i genitori erano separati non ci voleva vedere in quelle condizioni e soffriva maledettamente. E io mi arrabbiavo sempre di piu’ perché non lo potevo vedere cosi, ma non sapevo che dare la colpa all’altra persona di tutto quello che succedeva non serviva a niente, anzi non faceva altro che mettere benzina sul fuoco.

Nel 2004 ebbi la fortuna di conoscere delle persone, in primis la mia nuova compagna, poi mio fratello insegnante di Yoga con cui ho coabitato quasi 5 anni, la grande Sonia del metodo Grinberg, il sig. Khan, psicologo con grande cuore e tante altre persone con il cuore grande, che mi hanno aperto delle porte che non conoscevo. O meglio che conoscevo in lontananza e vagamente ma che non ho mai approfondito. Piano piano ho imparato delle cose meravigliose, mi piacevano sempre di piu’.

Sto imparando a non giudicare nessuno, il giudizio porta guerra, e che ogni persona è libera e ha il diritto di vivere come piu’ gli piace. Cerco anche di non essere influenzato dai media, la televisione sta condizionando il mondo e ci fa fare tutto quello che vogliono gli pseudogoverni, leggo e cerco le cose belle, che mi fanno star bene. Voglio crescere, fino alla morte, imparare, non mollare mai.

Con mio figlio parlo sempre di piu’, lo guardo negli occhi e ora vedo subito se qualcosa non va. E allora ne parliamo, a volte è faticoso strappargli piu’ di un si o un no, ma i risultati sono stupefacenti perché risolviamo il problema e poi si sta alla grande, meglio di prima. Sono riuscito a fare in modo che tra mamma, papà e lui le cose vadano meglio, devo ringraziare la mia ex moglie che ora ha capito i messaggi che portavo.

Il problema era che le mie discussioni con lei erano alimentate dalla rabbia reciproca e provocava reazioni molto violente da entrambe le parti. Ho imparato a parlare e ascoltare in un modo diverso e da allora, ragazzi, meraviglioso..

Ora le cose vanno benissimo, il mio obiettivo è che mio figlio abbia dei genitori spettacolari, su cui possa contare sempre e comunque, di cui si possa fidare, con cui possa parlare di tutto e il bello è che si sta avverando. E’ bellissimo.

Con questo risultato: all’età di 8 anni mio figlio fece a scuola un disegno in occasione della festa del papà e scrisse dei voti su di me, non erano affatto male, qualche buono, qualche distinto, qualche ottimo, e qualche mese fa salto’ fuori ancora questo disegno e mio figlio, senza che gli feci alcuna domanda, mi disse: papà, ora ti darei ottimo in tutto.

Mi sono sciolto come burro in padella, non ci stavo piu’ nella pelle. Questo era un altro tra i giorni piu’ belli della mia vita.

Ringrazio me Walter, che ho saputo approfittare delle porte che mi sono state aperte, e tutte le persone che ho conosciuto e altre che ho riscoperto.

Parlate con amore e riceverete amore..

Un saluto grande a tutti.

venerdì 14 marzo 2008

La Nuova Medicina del Dottor Hamer

Volevo segnalarvi un link estremamente interessante, la Nuova Medicina del Dottor Hamer (cliccate sul titolo).
Personalmente vivo con questa idea che condivido totalmente. Ritengo comunque che non sia facile rendersi conto di quanto andrete a leggere poichè la cultura, il cosiddetto progresso (che altro non è che la corsa a chi fa piu' soldi di altri) e l'abitudine ci portano a seguire tutto quello che ci dicono i media e se cosi non fosse si è tagliati fuori. Come appunto il Dottor Hamer che è stato arrestato perchè con la sua scoperta è andato contro la normale medicina.
Immaginate andare contro tutte le case farmaceutiche mondiali con tutto il denaro che circola intorno a queste? La Nuova Medicina non esclude i farmaci ma ci fa rendere conto di quanto possiamo fare noi stessi per guarire e senza prendere medicinali solo perchè i dottori li prescrivono e perchè hanno le percentuali dalle industrie farmaceutiche. Personalmente non prendo medicine da decenni, a parte quando sono stato operato ai legamenti delle ginocchia di entrambe le gambe. Come leggerete, ogni malattia è conseguenza di emozioni e se riusciamo a capirle, accoglierle e lasciarle andare possiamo guarire nel migliore dei modi. Cosi io mi sto comportando e funziona alla grande, credetemi. Io sono riuscito a "sentire le emozioni" tramite altri percorsi e quando ho appreso la Nuova Medicina ne è stata la conferma.
Vi consiglio inoltre di leggere uno dei libri del Dottor Hamer, perlomeno per avere un'idea completa sul suo operato. Nei miei link preferiti ve ne suggerisco uno.
Se condividete oppure no questa idea scrivetemi, mi piacerebbe discuterne.

Al prossimo post

Walter